Quanto spesso capita di ricevere richieste di preghiera! Dalla mail carosangabriele@ecosangabriele.com, dai vari moduli di contatto dei siti web di rivista e santuario, dalle telefonate che quotidianamente i devoti fanno alla comunità e dai pellegrini che, sempre numerosi, vengono a raccomandarsi a san Gabriele per le loro esigenze.
In tanti chiedono padre, preghi per… e la risposta non può che essere affermativa sicché le intenzioni raccolte da ciascuno diventano motivo di preghiera personale del singolo religioso e – spesso – anche comunitaria (generalmente nelle lodi mattutine).
Spesso si tratta di cuori affranti di coniugi o genitori o figli preoccupati per la salute dei propri cari. Spesso alla esortazione a pregare la risposta è ma la sua preghiera arriva prima.
Probabilmente anche al lettore sarà capitato qualche volta che, programmando una visita al santuario, gli abbiano chiesto pregare per lui, o magari di impegnarsi nella preghiera scambievole con qualcuno. E chissà, magari a qualcuno sarà capitato anche di non riuscire a tenere fede a questo impegno, ciò che spesso – nei più – non desta preoccupazione o senso di colpa.
San Gabriele vive questo impegno con profondo senso di responsabilità al punto che, qualche volta l’impegno risulta troppo oneroso per essere osservato e ne chiede dispensa, dandone motivazione. È quanto accade con i confratelli, padre Salvatore e confratel Mario, coi quali Gabriele – riconoscendosi estremamente bisognoso di essere raccomandato al Signore – concorda di applicarsi la Comunione o almeno di raccomandarsi scambievolmente.
Tuttavia, essendosi impegnato ad offrire le sue preghiere alla Vergine in suffragio per le anime del purgatorio, e non potendo offrire una comunione per due religiosi, non può soddisfare come vorrebbe a questo impegno e scrive al loro direttore, padre Salviano Masolini, perché presenti loro le sue scuse perché sente di aver approfittato ed abusato della loro pietà.
Questa breve lettera, del gennaio 1857, ci mostra non solo uno squarcio sulla personalità di questo giovane che non dava a cuor leggero la sua parola, e anzi sentiva come un peso il fatto di non poterla mantenere, ma anche il grande valore che riconosceva alla preghiera.
Perché la preghiera, specialmente da persone già inoltrate nel Suo servizio, è sempre efficace e se anche non ottiene le grazie sperate, tuttavia ottiene la grazia di sentirsi meno soli nei momenti di maggiore prova.
Il suo esempio ci sia di suggerimento, nel raccomandarci alla preghiera altrui quando avvertiamo il bisogno di un sostegno in più, ma anche a non trascurare la preghiera per coloro ai quali l’abbiamo assicurata.