Una scoperta che potrebbe aprire la strada a nuove terapie per il morbo di Parkinson, la malattia neurodegenerativa in più rapida crescita al mondo. Alcuni ricercatori dell’Istituto di ricerca medica australiano Walter ed Eliza Hall (Wehi) hanno svelato per la prima volta la struttura tridimensionale della proteina (Pink1) e il suo meccanismo di attivazione.
Nei pazienti affetti da Parkinson, una mutazione genetica compromette la funzione di questa proteina, causando l’accumulo di mitocondri difettosi e il rilascio di sostanze tossiche che danneggiano i neuroni.