PADRE SALVATORE BONADONNA, 32 ANNI, SACRISTA DEL SANTUARIO, È STATO ORDINATO SACERDOTE
Si stava diplomando come perito costruttore navale e sognava il suo futuro come arredatore di navi da crociera. Ma un giorno gli capitò fra le mani un libricino liturgico che presentava il santo del giorno, che era san Gabriele dell’Addolorata. Mai sentito parlare di lui. Aveva appena finito di leggere le poche righe sul santo che era già scoppiato il colpo di fulmine. Finalmente un santo “normale” – si disse – senza estasi, fenomeni mistici, un santo della porta accanto, alla portata di tutti, da prendere in considerazione come modello. Da allora la storia del ragazzo palermitano di 16 anni che sognava le navi da crociera cominciò a prendere un’altra direzione.
Fatta la scoperta del santo del cuore, volle conoscerlo meglio, si recò in libreria dove trovò una piccola biografia del santo che lo infervorò ulteriormente. Grazie a internet scoprì che c’era un convento dei passionisti, anzi due, non lontano dal suo paese alla periferia di Palermo. Si affrettò a visitarli e a frequentarli trovando una calorosa accoglienza da parte dei religiosi passionisti. Ben presto dall’ammirazione del santo passò al desiderio di essere passionista come lui.
All’improvviso una complicazione sentimentale: una ragazza si stava impossessando del suo cuore. Fu una cotta intensa ma passeggera che rinsaldò anzi la sua idea di diventare passionista. Il problema ora era come dire ai genitori, soprattutto al papà, che voleva farsi religioso. Lui, unico figlio maschio, non avrebbe dato una discendenza al casato, cosa forse difficile da accettare per un papà siciliano. Ma ormai la decisione era presa, voleva a tutti i costi diventare passionista come san Gabriele. Dedicò una intera settimana di preghiera perché il papà desse il suo assenso di buon cuore. La madre e la sorella non rappresentavano, ai suoi occhi, un problema. Il papà. non fece grande resistenza, la madre invece se ne fece una malattia per vari mesi.
Dolorosa la separazione dalla famiglia nel 2014 quando dovette partire per il “probandato” (due anni di prova in convento). Era stato destinato a Bari, ma insistette per andare a Morrovalle, lì dove san Gabriele aveva fatto il suo noviziato.
Nel 2017 iniziò il noviziato al Monte Argentario (GR), seguito da studi di teologia a Napoli e dall’anno di pastorale, in preparazione al sacerdozio, prima a Verona e poi, dal settembre del 2023, al santuario di san Gabriele. Un bello scherzetto del santo che l’aveva affascinato da ragazzo e ora, al suo primo impegno pastorale, l’aveva voluto al suo santuario nel ruolo delicatissimo di sacrista, una specie di biglietto da visita del santuario nei confronti di sacerdoti e pellegrini.
Il protagonista di questa storia è padre Salvatore Buonadonna, 32 anni, alto, robusto con una barba da gran patriarca, portamento solenne, eloquio lento, sempre con l’abito passionista, scalzo (solo i sandali) anche in inverno. Ama moltissimo la liturgia e il decoro nelle chiese e ne ha dato prova nel santuario di San Gabriele.
È stato ordinato sacerdote a Borgetto (PA), il primo convento passionista che aveva conosciuto, il 23 novembre del 2024. Ha celebrato la sua prima messa pubblica al santuario di San Gabriele lo scorso 15 dicembre alla presenza di molti fedeli, dei genitori raggianti di gioia, della sorella con il marito e le due figliolette. A pranzo delizie siciliane, arancini e cannoli, che i genitori avevano portato dalla Sicilia. Auguri padre Salvatore!