Descrizione
“Questi, che sono vestiti di bianco, chi sono e da dove vengono?” (Ap 7,13). Le domande sui santi, come questa del libro dell’Apocalisse, sono innanzitutto domande sul significato della santità, poi domande sul modo di diventare santi.
La Sacra Scrittura presenta la santità in primo luogo come una caratteristica specifica di Dio. Egli è il “tre volte” santo. Tale lo proclamano i serafini nella visione del profeta Isaia (Is 6,8), altrettanto fanno i quattro esseri viventi del libro dell’Apocalisse (Ap 4,8): “Santo, santo santo il Signore Dio l’Onnipotente”. Essa è indice di separazione, di una sfera distinta del divino, non confondibile con nessuna cosa materiale o animale. Dio non è il tuono, il fulmine, la nube o il vitello. Dio è oltre queste cose.
Nella pienezza del tempo, il Mistero dell’Incarnazione rivela poi che di questa santità è in possesso pienamente Gesù Cristo. Di lui, non solo Pietro dà testimonianza dicendo “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente” (Mt 16,16), ma anche i demoni ne temono la santità: “che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? So bene chi sei: il Santo di Dio!” (Lc 4,34) … Dario Di Giosia
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