Domenica 4 luglio 2021 centinaia di aderenti alla Famiglia passionista si incontreranno al santuario per celebrare il giubileo, provenienti in particolare da Emilia Romagna, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo.
La giornata prevede, alle ore 10, un incontro di catechesi su “Giubileo del 300° anniversario della fondazione della Congregazione passionista”, quindi la santa messa alle ore 11, celebrata da padre Luigi Vaninetti, superiore provinciale dei passionisti di Italia, Francia e Portogallo. Seguiranno il passaggio della Porta santa e la preghiera davanti all’urna del santo.
Alla Famiglia passionista appartengono in tutto il mondo, oltre a migliaia di religiosi e religiose passioniste, anche migliaia di laici che vogliono vivere da vicino la spiritualità dell’istituto dei passionisti, fondato nel 1720 da San Paolo della croce (Ovada, AL 1694-Roma 1775) e a cui appartenne anche San Gabriele. Questo giubileo si inserisce non solo nelle celebrazioni per l’anno centenario della canonizzazione di San Gabriele, ma anche nelle celebrazioni in corso per il terzo centenario della fondazione dell’istituto dei passionisti (1720-2020).
L’istituto dei passionisti è stato fondato da San Paolo della croce nel 1720 per annunciare il vangelo soprattutto ai più poveri e emarginati nelle periferie del tempo, come quelli che abitavano la Maremma toscana. A 300 anni dalla nascita dell’istituto, i passionisti oggi sono consapevoli di dover essere, anche in risposta all’invito di papa Francesco nella Evangelii gaudium, in una chiesa chiamata a una “nuova ‘uscita’ missionaria” e spinta a porsi in uno “stato permanente di missione, sempre vicini ai poveri e agli esclusi, per lo sviluppo integrale dei più abbandonati della società”.
Peraltro i missionari passionisti già da tempo sono presenti in molte periferie dal nord al sud d’Italia. Per citare solo qualche esperienza, ad Agazzi (AR) hanno fondato negli anni settanta del Novecento un istituto di riabilitazione per malattie mentali e fisiche che oggi è all’avanguardia in Italia e può accogliere 200 pazienti, tra cui molti bambini con difficoltà psichiche e psicomotorie. I passionisti “abitano” le periferie di grandi città in quartieri popolari difficili, gestendo grandi parrocchie a Roma (quartiere Casalotti), a Napoli (quartiere Ponti Rossi), a Bari (quartiere San Paolo) e a Palermo (quartiere Borgo Nuovo). Inoltre in tutta Italia sono responsabili di altre parrocchie in varie cittadine e paesi.
I passionisti hanno poi la cura di numerosi santuari in Italia, tra cui alcuni a rilevanza internazionale, quali il Pontificio santuario della Scala Santa a Roma, il santuario di Santa Gemma Galgani a Lucca, il santuario di Santa Maria Goretti a Nettuno (RM) e il santuario di San Gabriele a Isola del Gran Sasso (TE), e altri a rilevanza nazionale, come il santuario della Madonna del Romitello a Borgetto (PA), il santuario dell’Addolorata a Mascalucia (CT), il santuario di San Pancrazio a Pianezza (TO), il santuario della Madonna della Civita a Itri (LT), il santuario della Madonna della Catena a Laurignano (CS), il santuario della Madonna di Casale-Beato Pio a Santarcangelo (RN) e il santuario della Madonna della Stella a Montefalco (PG).
Con i passionisti collaborano da vari anni le monache passioniste di clausura, fondate nel 1771, le suore passioniste di San Paolo della croce, fondate nel 1815 e numerosi laici che condividono nella loro vita il carisma di san Paolo della croce.