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100 giorni agli esami

Luogo

Nuovo Santuario di San Gabriele dell’Addolorata
via S.Gabriele, 1
Isola Del Gran Sasso D'Italia, Teramo 64045 Italia
Telefono:
+39 0861 97721
Sito web:
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Dettagli

Data:
13 Marzo 2017

Diecimila studenti dal santo patrono dei giovani per i 100 giorni agli esami Un’allegra e colorita invasione come accade ormai da 37 anni. La carovana dei 10mila maturandi anche quest’anno si è data appuntamento dal santo dei giovani il 13 marzo, esattamente 100 giorni prima degli esami di maturità. Cento pullman e centinaia di auto private, da tutto l’Abruzzo e anche dalle Marche, hanno portato la marea studentesca al santuario di San Gabriele, in provincia di Teramo, che da decenni ospita questo appuntamento singolare e unico in Italia, almeno per quanto riguarda il numero dei partecipanti. A San Gabriele per fede o scaramanzia? Forse l’una e l’altra cosa. Sicuramente per alcuni conta soprattutto riuscire a far benedire la penna che poi sarà usata durante gli esami. Ma per molti la giornata è importante perché significa ritrovarsi con tanti amici, accanto a un giovane amico, San Gabriele, che è stato studente per tutta la vita. E la stragrande maggioranza non ha mancato di partecipare agli appuntamenti spirituali organizzati dal santuario: messa, confessioni, momento di preghiera davanti all’urna del santo. “In effetti, dice un giovane passionista che ha confessato tutta la mattinata, i giovani che ho incontrato si sono rivelati sensibili al fatto religioso e capaci di riflettere seriamente sulla loro vita e sul loro futuro. Sono state tra le confessioni più belle che ho ascoltato nella mia vita”. Aggiunge padre Natale Panetta, rettore del santuario: “Non chiediamo ore e ore di preghiera, offriamo confessioni, messe e poi li lasciamo liberi per vivere con spensieratezza e gioia questa giornata”. Eleonora, Silvia, Sharon e Ilaria sono quattro ragazze che studiano al liceo linguistico di Teramo e la matematica fa tanta paura. Hanno appena scritto un preghiera al santo perché – dicono – “Lui è uno studente doc come noi”. Sharon parla dello sconvolgimento rappresentato dal terremoto, dalla neve e dal black-out che nell’ultimo periodo ha interessato il centro Italia. Anche Martina di Giulianova studia lingue. Dice che i 100 giorni sono un giorno bello, ma aggiunge “mette ansia pensare che tra 100 giorni sarò sui banchi per la prima prova dell’esame: sarà bruttissimo”. Vorrebbe diventare hostess di volo. Vincenzo e Lorenzo, giovani dello Scientifico di Roseto (TE), dicono di confidare molto in San Gabriele: “E’ il santo dei giovani ed ha studiato per tutta la vita. Costituisce un esempio per noi. Siamo venuti al santuario perché san Gabriele è un punto di riferimento”. Tra i gruppi c’è anche qualche giovane adulto che per vari motivi ha dovuto lasciare gli studi. Tra questi c’è Lucia di Nereto in provincia di Teramo. È una giovane madre di due bambine. È venuta anche lei a celebrare questi 100 giorni e lo dice con una punta di commozione. Stava studiando ragioneria e doveva diplomarsi 12 anni fa, ma, avuto il dono della maternità, aveva dovuto rimandare il diploma. Ora, con due figlie in età scolare, anche lei si è rimessa sui libri e finalmente sta per raggiungere questo traguardo. Dice di sentirsi un po’a disagio vista la giovane età dei più, ma come resistere al fascino che San Gabriele esercita sui giovani e sui devoti? Decine le classi che indossano magliette colorite con le scritte più impensate. La frase più ricorrente “So di non sapere 60 per piacere”. E alcune in dialetto abruzzese “San Gabriele facc la  grazia” (San Gabriele facci una grazia), o in un miscuglio di italiano e greco “Comunque vada panta rei”. Qualche slogan invece rivela poca voglia di studiare “All’esame ci pensi Dio che a divertirmi ci penso io”. La giornata, favorita da un eccezionale sole primaverile, è stata animata da una cinquantina di religiosi passionisti, di cui venti solo per le confessioni. Giovani passionisti hanno accolto e dialogato con i ragazzi nel piazzale esterno, invitandoli a partecipare alla messa e a confessarsi. Migliaia i biglietti con preghiere e richieste varie lasciate al santo. E i passionisti hanno anche lanciato una sfida ai giovani: riuscire a spegnere il cellulare almeno per un’ora, in segno di “digiuno” quaresimale. E il “digiuno digitale” è riuscito: l’invito ai giovani nativi digitali perché facciano un uso sempre più consapevole e responsabile di questi mezzi moderni ha avuto un gran seguito. La giornata, dopo il momento religioso, è proseguita in allegria e con momenti di festa nel grande piazzale del santuario. Durante la manifestazione alcuni attivisti della Fidas Abruzzo (associazione donatori sangue) hanno sensibilizzato gli studenti sulla tematica della donazione del sangue. Per l’occasione hanno regalato ai giovani migliaia di penne-ricordo con un significativo “Come S. Gabriele dona la vita”.