Secondo una classifica vaticana, con un flusso annuo di circa due milioni di pellegrini, il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata è tra i quindici più frequentati al mondo.
Situato nel territorio di Isola del Gran Sasso (TE), alle pendici della montagna più alta dell’appennino, esso custodisce le spoglie mortali del giovane religioso passionista che vi giunse nel 1859 e che in una lettera descrive il luogo come amenissimo partecipante dell’aria montanina e marina e di un dolcissimo clima (Lettera al papà Sante del 5 luglio 1859).
Gabriele dell’Addolorata (Francesco Possenti) è nato ad Assisi (PG) il 1 marzo 1838, ma ha vissuto la sua giovinezza a Spoleto (PG). Ragazzo intelligente, avvenente, allegro, vestito sempre alla moda, amante del ballo e della vita nei salotti bene di Spoleto, seminava gioia ovunque si trovasse. Il papà Sante, governatore dell’allora Stato Pontificio, gli avrebbe garantito una brillante carriera diplomatica, se non fosse che lui, a 18 anni, lascia tutto per entrare tra i Passionisti.
Gli ultimi anni li trascorre a Isola del Gran Sasso (TE) dove la sua giovane vita è stroncata dalla tubercolosi il 27 febbraio 1862 (aveva 24 anni). Nelle parole del suo direttore il segreto della sua santità: Questo ragazzo ha lavorato col cuore.
Nel 1892, sulla tomba del giovane passionista, vengono registrati i primi prodigi e si avvia il processo canonico che avrebbe condotto prima alla beatificazione (31 maggio 1908) e poi alla canonizzazione (13 maggio 1920) del religioso.
Nel 1926 Gabriele dell’Addolorata è proclamato compatrono della gioventù cattolica italiana e nel 1959, Giovanni XXIII, lo dichiara – con decreto – patrono d’Abruzzo.
Il crescente flusso di pellegrini e devoti induce i passionisti a costruire un nuovo grande santuario accanto all’antica basilica. L’opera inizia attorno al 1970.
Il 30 giugno 1985, in una storica visita in cui indica Gabriele dell’Addolorata quale modello per i giovani, Giovanni Paolo II benedice la cripta del nuovo Santuario. La consacrazione del Santuario è invece celebrata dal cardinale Ennio Antonelli, inviato speciale di Papa Francesco, il 21 settembre 2014.
San Gabriele è noto come il santo dei miracoli. Tale fama gli deriva su una ininterrotta serie di fatti soprannaturali, testimoniati da migliaia di ex voto donati al santuario a partire dal 1892 e fino ad oggi.
San Gabriele è anche invocato come il santo degli studenti. Ogni anno, infatti, circa 10mila studenti si radunano al Santuario per celebrare i loro Cento giorni agli esami di maturità (di solito il secondo lunedì di marzo). Particolarmente partecipata, in quel giorno, è il rito della benedizione delle penne che useranno per le prove scritte.
San Gabriele è il santo del sorriso. Scrivendo al papà Sante, all’inizio della sua vita religiosa, il giovane passionista dice: La mia vita è una continua gioia… non baratterei un quarto d’ora…, con un anno e quanto tempo volete con gli spettacoli e divertimenti del secolo (Lettera al papà Sante del 23 ottobre 1856). Ed è forse proprio il fatto di aver trovato la propria gioia e realizzazione nonostante la giovane età ad attirare verso il santo i ragazzi e ragazze che, numerosissimi, partecipano ai vari eventi loro dedicati: dalla veglia mariana internazionale dei giovani e festa dei popoli alla festa dei giovani passando per la tendopoli dei giovani fino ai numerosi incontri di formazione e spiritualità organizzati dalla pastorale giovanile del Santuario.
San Gabriele il santo dei miracoli, il santo dei giovani, il santo del sorriso!