miracoli

Meraviglia di arte e di fede

Risplende la Cappella di san Gabriele

Dopo un secolo di vita necessitava di un restauro completo per riportare al primitivo splendore i preziosi dipinti, i marmi policromi, le sculture e gli stucchi. Si è resa poi necessaria anche la messa in sicurezza sismica della cupola lievemente danneggiata dal terremoto del 2016

Un vero capolavoro di fede, arte e devozione. Un luogo in cui in cento anni hanno pregato decine di milioni di pellegrini, si sono svolte numerose celebrazioni liturgiche e celebrati migliaia di matrimoni: insomma uno spazio dell’anima per milioni di devoti del santo dei miracoli, che da qualche mese è tornato a risplendere come all’origine. La Cappella eretta in onore di san Gabriele dell’Addolorata (ideata per accogliere l’urna del santo) fu progettata dall’architetto Egisto Belletti di Cesena (FC); la prima pietra fu posta il 30 agosto 1914 e la Cappella fu terminata nel 1917, quando il pittore Nazareno Diotallevi di Roma ne decorò con vera maestria l’interno.

In elegante stile neogotico inglese Coppedè, la Cappella, a pianta ottagonale e cupola decorata, costituisce nel suo insieme un vero capolavoro di arte sacra per i temi svolti, per la straordinaria finezza di esecuzione e per la rara policromia del cemento che sembra sfidare i graniti. Sulle otto vele della cupola sono dipinte, su fondi azzurri stellati, figure di angeli con i simboli della passione, impreziosite con dorature e decori a finto mosaico. Lungo il camminamento perimetrale sono presenti sei finestre monofore con arco a sesto acuto e vetrate decorate. Una delle vetrate centrali è dedicata al fondatore dei passionisti san Paolo della croce, l’altra a san Gabriele. Sui rimanenti lati del muro perimetrale esterno della Cappella sono presenti otto pregevoli dipinti, all’interno di nicchie che richiamano lo stile architettonico delle sei finestre e il decoro delle vetrate.

La Cappella è impreziosita da sedici sculture di angeli in stucco e circondata da sedici lampade votive in ottone dorato, realizzate in stile gotico nel 1920 dalla ditta Bertarelli di Milano. Le lampade furono donate da devoti di varie parti d’Abruzzo e anche di Roma, Milano, Lucca, Assisi (PG), Treia e Morrovalle (MC). La magnifica cancellata, finemente lavorata in ferro battuto e decorata con temi architettonici gotici, è stata realizzata nel 1919 dalla ditta Matteucci di Faenza (RA). La Cappella venne solennemente inaugurata il 22 febbraio 1920.

Alla costruzione della Cappella hanno collaborato numerosi devoti, i cui nomi sono incisi in targhette in ottone lungo l’intero perimetro della Cappella. In particolare si notano i nomi di vari alpini reduci della prima guerra mondiale e di Michele Possenti, fratello maggiore del santo.

Dopo un secolo di vita la Cappella necessitava di un restauro completo per riportare al primitivo splendore i preziosi dipinti, i marmi policromi, le sculture e gli stucchi. Si è resa poi necessaria anche la messa in sicurezza sismica della cupola della Cappella, lievemente danneggiata dal terremoto del 2016.

I lavori di ripristino statico e decorativo, che hanno interessato la Cappella del santo e le navate laterali dell’antica basilica, sono stati eseguiti nel 2023/2024 (grazie all’interessamento del vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi e dell’allora Commissario straordinario al post-sisma 2016 del centro-Italia Giovanni Legnini), sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza per i Beni ambientali, architettonici, storici d’Abruzzo, realizzati dalla ditta Polisini Group di Montorio al Vomano (TE), con la direzione dell’ingegnere Piergiuseppe Lenzi di Montorio al Vomano, dell’architetto Antonella Scarponcini di Atri (TE) e la supervisione dell’Ufficio tecnico del santuario.

Il restauro delle superfici pittoriche e delle sculture è stato eseguito con vera maestria dal restauratore Corrado Anelli di Teramo. Ora il tutto è impreziosito dal nuovo impianto illuminotecnico eseguito, su progetto della Falone Engineering di Teramo, con nuovi corpi illuminanti a led della ditta iGuzzini illuminazione di Recanati (MC), offerti gratuitamente da Adolfo Guzzini e Figli.

Al finanziamento dei lavori di restauro della Cappella del santo hanno inoltre collaborato numerosi devoti del santo. A tutti coloro che hanno contributo a restituire ai pellegrini la Cappella in tutto il suo splendore va il sentito ringraziamento dei passionisti confratelli di San Gabriele.

(foto: Mario Di Martino)