Le chiese giubilari sono segnalate come luoghi di ritrovo per i pellegrini. In queste chiese ci sarà la possibilità di vivere il sacramento della Riconciliazione e nutrire l’esperienza di fede con la preghiera. Anche il Santuario di San Gabriele ha questo titolo per 2 motivi:
- dal decreto del Papa Francesco nella spes non confundit e dalla Penitenzieria Apostolica nella quale definisce le Basiliche minori Chiese Giubilari;
- dal decreto del vescovo di Teramo-Atri Mons Lorenzo Leuzzi che lo inserisce tra le 12 chiese giubilari della diocesi.
La parola “Giubileo” ha origine dal latino, in cui il termine ebraico Yobel è reso con il termine latino Jubilaeus. Tale termine designa nella tradizione ebraica biblica l’anno giubilare, che ricorreva ogni 50 anni e prevedeva: il perdono per tutti gli abitanti della regione, la liberazione degli schiavi, la restituzione delle terre confiscate e il riposo della terra.
Il Giubileo è un evento religioso di rinnovamento spirituale, in cui i fedeli sono invitati a compiere un percorso. Durante il Giubileo, la Chiesa offre i sacramenti, le catechesi e altre attività spirituali per guidare i fedeli nel loro percorso di fede e conversione.
Intraprendendo un pellegrinaggio verso qualsiasi CHIESA GIUBILARE, verso almeno una delle quattro Basiliche Papali Maggiori di Roma, in Terra Santa o in altre circoscrizioni ecclesiastiche, e
- prendendo parte a un momento di preghiera, celebrazione o riconciliazione.
- Poi, ancora, “visitando devotamente qualsiasi luogo giubilare”
- e vivendo l’adorazione eucaristica,
- concludendo con il Padre Nostro,
- la Professione di fede
- e Invocazioni a Maria (Papa Francesco, Spes non confundit).
In caso di gravi impedimenti, i fedeli “veramente pentiti che non potranno partecipare alle celebrazioni, ai pellegrinaggi o alle visite”, potranno conseguire l’indulgenza giubilare alle stesse condizioni se “reciteranno nella propria casa o là dove l’impedimento li trattiene, il Padre Nostro, la Professione di Fede in qualsiasi forma legittima e altre preghiere conformi alle finalità dell’Anno Santo, offrendo le loro sofferenze o i disagi della propria vita”.
Altre modalità sono le “opere di misericordia e di penitenza, con le quali si testimonia la conversione intrapresa” e la visita “ai fratelli che si trovino in necessità o difficoltà (infermi, carcerati, anziani in solitudine, diversamente abili…), quasi compiendo un pellegrinaggio verso Cristo presente in loro”.
L’indulgenza potrà essere ottenuta anche “astenendosi, in spirito di penitenza, almeno durante un giorno da futili distrazioni (reali ma anche virtuali) e da consumi superflui, nonché devolvendo una proporzionata somma di denaro ai poveri, o sostenendo opere di carattere religioso o sociale, in specie a favore della difesa e protezione della vita” (Papa Francesco, spes non confundit).
L’indulgenza plenaria è una remissione totale della pena temporale dovuta per i peccati già perdonati, che viene concessa dalla Chiesa attraverso un atto di grazia divina. Si tratta di un’importante pratica spirituale, che permette ai fedeli di purificare completamente il proprio spirito e di avvicinarsi a Dio senza alcun impedimento. Durante il Giubileo, la Chiesa Cattolica offre l’opportunità di ottenere l’indulgenza plenaria partecipando a specifiche attività spirituali e compiendo determinati segni.
Nonostante il perdono, nella nostra vita portiamo le contraddizioni che sono la conseguenza dei nostri peccati. Nel sacramento della Riconciliazione Dio perdona i peccati, che sono davvero cancellati; eppure, l’impronta negativa che i peccati hanno lasciato nei nostri comportamenti e nei nostri pensieri rimane. La misericordia di Dio però è più forte anche di questo. Essa diventa indulgenza del Padre che attraverso la Sposa di Cristo raggiunge il peccatore perdonato e lo libera da ogni residuo della conseguenza del peccato, abilitandolo ad agire con carità, a crescere nell’amore piuttosto che ricadere nel peccato. (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, n. 22).
Il Giubileo 2025 invita i fedeli al pellegrinaggio di fede e di speranza che si snoda attraverso sei segni distinti e interconnessi. Potranno ricevere l’indulgenza i fedeli “veramente pentiti”, “mossi da spirito di carità”, “che, nel corso del Giubileo, purificati attraverso il sacramento della penitenza e ristorati dalla Santa Comunione – si legge nel testo – pregheranno secondo le intenzioni del Sommo Pontefice”. L’indulgenza potrà essere applicata “in forma di suffragio alle anime del Purgatorio” (Papa Francesco, spes non confundit).
- Il Pellegrinaggio
Il pellegrinaggio è un segno peculiare nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza. Anche per raggiungere la Porta Santa a Roma e in ogni altro luogo, ognuno dovrà compiere, secondo le proprie forze, un pellegrinaggio. Esso sarà un segno del fatto che anche la misericordia è una meta da raggiungere e che richiede impegno e sacrificio. Il pellegrinaggio, quindi, sia stimolo alla conversione. (Papa Francesco, Misericordiae Vultus, n. 14)
Il pellegrinaggio vissuto con spirito di pentimento per le proprie fragilità deve esprimere il desiderio sincero della conversione del cuore e della vita. - La Porta Santa
È la porta di una Basilica che viene aperta solo in occasione di un Giubileo. Tradizionalmente presente nella Basilica di San Pietro in Vaticano e nelle altre tre Basiliche maggiori di Roma. Segno simbolico di Cristo che dice «Io sono la porta» (Gv 10, 7), indica il passaggio che ogni cristiano deve fare dal peccato alla grazia. Per informazioni visitate il sito del giubileo. - La Riconciliazione
Nel sacramento della Riconciliazione, il cuore si apre al perdono di Dio, liberandosi dal peso del peccato. È un passo fondamentale nel cammino di conversione, un’occasione per riconciliarsi non solo con Dio, ma anche con il prossimo. - La Preghiera
Dialogo intimo con Dio, la preghiera diventa durante il Giubileo un momento di ascolto e di incontro profondo. Che sia silenziosa o comunitaria, la preghiera eleva l’anima, nutre la fede e infonde speranza. - La Liturgia
Cuore pulsante del Giubileo, la liturgia, e in particolare l’Eucaristia, permette ai fedeli di celebrare il mistero di Cristo e di attingere alla sua grazia. È un momento di comunione fraterna, in cui la Chiesa si manifesta come corpo di Cristo. - La Professione di Fede
Rinnovare la propria fede in Dio e in Gesù Cristo è un atto di impegno e di coraggio, soprattutto nel contesto odierno.
Durante il Giubileo, la professione di fede assume un valore ancora più significativo.
Preghiera per il Giubileo
Padre che sei nei cieli, la fede che ci hai donato nel tuo figlio Gesù Cristo, nostro fratello, e la fiamma di carità effusa nei nostri cuori dallo Spirito Santo, ridestino in noi, la beata speranza per l’avvento del tuo Regno. La tua grazia ci trasformi in coltivatori operosi dei semi evangelici che lievitino l’umanità e il cosmo, nell’attesa fiduciosa dei cieli nuovi e della terra nuova, quando vinte le potenze del Male, si manifesterà per sempre la tua gloria.
La grazia del Giubileo ravvivi in noi Pellegrini di Speranza, l’anelito verso i beni celesti e riversi sul mondo intero la gioia e la pace del nostro Redentore. A te Dio benedetto in eterno sia lode e gloria nei Secoli. Amen.
Padre Nostro
Padre nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male. Amen.
Ave Maria
Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te. Tu sei benedetta fra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.
Credo (o Simbolo degli Apostoli)
Io credo in Dio, Padre onnipotente, Creatore del cielo e della terra. E in Gesù Cristo, Suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente: di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.
Preghiera per i giovani
Signore Gesù, la tua Chiesa in cammino volge lo sguardo a tutti i giovani del mondo. Ti preghiamo, per intercessione di San Gabriele, perché con coraggio prendano in mano la loro vita, mirino alle cose più elle e più profonde e conservino sempre un cuore libero. Accompagnati da guide sagge e generose, aiutali a rispondere alla chiamata che Tu rivolgi a ciascuno di loro, per realizzare il proprio progetto di vita raggiungere la felicità. Tieni aperto il loro cuore ai grandi sogni e rendili attenti al bene dei fratelli. Come il Discepolo amato, siano anch’essi sotto la Croce per accogliere tua Madre, ricevendola in dono da Te. Siano testimoni della tua Risurrezione e sappiano riconoscerti vivo accanto a loro annunciando con gioia che Tu sei il Signore. Amen.